Sul circuito di San Juan Villicum, in Argentina, si rinnova la sfida tra Bautista, leader di campionato, Razgatlioglu e Rea.

I PNEUMATICI PER QUESTA PISTA

Il decimo round del Campionato Mondiale FIM Superbike, che si correrà il prossimo fine settimana in Argentina presso il Circuito San Juan Villicum, è anche il primo quest’anno a disputarsi fuori dai confini del Vecchio Continente. Per questo tracciato, che non presenta caratteristiche e un layout particolarmente impegnativi per i pneumatici, Pirelli ha deciso di puntare su soluzioni morbide che i piloti già conoscono bene.

Le anteriori a disposizione saranno due, entrambe in mescola morbida: la ben nota SC1 di gamma e la SC1 di sviluppo A0674 (SC1A) che nell’arco della stagione è stata l’alternativa anteriore di sviluppo più utilizzata dai piloti. Per quanto riguarda il posteriore, due le opzioni, entrambe di gamma, che potranno essere utilizzate in tutte le gare: la super morbida SCX e la morbida SC0. A queste due si affianca l’opzione SCQ che, dopo l’assenza a Portimão, torna in azione come pneumatico da qualifica e per la Superpole Race.

Nel WorldSSP torna invece in campo la soluzione super morbida al posteriore. I piloti potranno infatti scegliere tra SC1 o SC2 di gamma all’anteriore e SCX o SC0 al posteriore.

Il Circuito San Juan Villicum, inaugurato nel 2018 proprio con il Mondiale per derivate dalla serie, è un tracciato molto veloce, in cui si raggiungono facilmente velocità superiori ai 300 km/h, in particolare sul rettilineo di partenza/arrivo lungo più di un chilometro e in quello compreso tra le curve 7 e 8 che è in assoluto il più lungo. Il circuito sorge ad un’altitudine di circa 650 metri sul livello del mare ai piedi della cordigliera delle Ande. Può quindi capitare che ci sia un’escursione termica notevole nel corso della giornata e solitamente il venerdì il tracciato è molto sporco per via della sabbia depositata dal vento dalle zone desertiche circostanti con un’importante evoluzione della pista nel corso del fine settimana.

GIORGIO BARBIER, DIRETTORE ATTIVITÀ SPORTIVE MOTO

“Quello argentino è un circuito molto veloce ma non presenta particolari criticità per i pneumatici. L’incognita è solitamente rappresentata dall’asfalto che, soprattutto nella prima giornata, si presenta molto sporco, sia a causa della sabbia depositata dal vento sia perché questa non è una pista particolarmente sfruttata durante l’anno. Questo può provocare livelli di usura inizialmente più accentuati e mancanza di grip ma di solito, con l’evoluzione della pista, nel corso del fine settimana la situazione migliora parecchio. Questo naturalmente a patto che non piova o che non tiri vento forte nel corso della notte, perché in tal caso la pista si resetterebbe per tornare alle condizioni iniziali. Le temperature possono variare tra una sessione e l’altra per via dell’escursione termica dovuta alla vicinanza con le montagne ma sono sempre abbastanza miti in questo periodo dell’anno. Tutto ciò considerato, come abbiamo visto anche in passato le soluzioni più morbide che garantiscono il massimo del grip restano le più indicate per affrontare San Juan Villicum”.

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